Chi viene colpito da emangioma infantile?
L’emangioma infantile, una realtà che interessa fino al 12% dei bambini, è un tumore benigno, nello specifico un tumore vascolare.
L’emangioma infantile è costituito da un’errata formazione e sviluppo dei vasi sanguigni. Questi crescono rapidamente alla nascita per poi aumentare le loro dimensioni entro i primi cinque mesi di vita (fase proliferativa), tanto che nell’80% dei casi entro i primi tre mesi l’emangioma ha raggiunto la sua massima dimensione.
L’Emangioma Infantile è un tumore pericoloso?
Nel caso dell’emangioma infantile, il tumore più diffuso nei bambini entro il primo anno di vita, è doveroso fare chiarezza precisando, innanzitutto, che si tratta di un tumore benigno che generalmente tende a scomparire spontaneamente entro i primi 12 mesi.
Nonostante questo è una condizione che può causare conseguenze (anche gravi) che devono essere trattate in maniera adeguata.
Un Emangioma Infantile deve essere trattato?
Non sono da sottovalutare anche tutte le conseguenze e le complicanze associata al danno estetico permanente che un emangioma infantile può causare e che possono giustificare il ricorso a uno specifico trattamento.
Sebbene si tratti di tumori benigni e che tendono a risolversi spontaneamente nel giro della prima infanzia, gli emangiomi infantili possono rappresentare un serio motivo di preoccupazione e un’emergenza da trattare con tempestività. Molto dipende dalla zona del corpo interessata in quanto l’emangioma può compromettere la funzione della sede in cui si è manifestato.
Un emangioma infantile, infatti, può provocare sanguinamento, infezioni e lasciare cicatrici. Nel caso degli emangiomi che colpiscono il viso ci possono essere conseguenze sull’udito e sulla respirazione, tanto che in rarissimi casi può essere letale per il bambino.
Quelli che colpiscono gli occhi, che sono i tumori palpebrali e orbitali più comuni nell’infanzia, possono causare ambliopia, strabismo e compromettere la capacità visiva del bambino.
Gli emangiomi che compaiono nella zona dell’ano, invece, possono interferire con la minzione e l’evacuazione e rappresentare un serio motivo di pericolo per la sopravvivenza del bambino.
Quando viene trattato un Emangioma Infantile?
Se non strettamente necessario non si ricorre ad alcun tipo di trattamento così come l’intervento chirurgico è da evitare in quanto le cicatrici potrebbero essere maggiori di quelle lasciata dall’involuzione spontanea dell’emangioma.
I contenuti di questo articolo sono tratti da:
Fonte: gravidanzaonline.it
Articolo originale: Emangioma infantile, il tumore benigno che non deve spaventare
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Come curare un bambino nell’epoca del Covid-19?
Proponiamo in allegato il primo capitolo, in versione integrale, del “Manuale per tutti” nato dalla fattiva e costruttiva collaborazione fra la SIPPS e la SIAIP.
il capitolo tratta di SARS-CoV-2: possibili ripercussioni sul feto e sulle generazioni future e fa parte del “Manuale di prevenzione e gestione dei danni indiretti nei bambini ai tempi del COVID-19”
Quali informazioni sulla pandemia da SARS-CoV-2?
Verso la fine del 2019 un nuovo coronavirus (rilevatosi, poi, pandemico) ha fatto la sua comparsa in Cina (provincia di Hubei).
Dalla Cina si è poi diffuso in tutto il Sud-Est asiatico e, quindi, negli altri continenti. Da fine gennaio 2020, molti casi di polmonite dovute al nuovo coronavirus sono stati segnalati in tutto il mondo.
L’OMS, alla metà di gennaio 2021, ha annunciato che i decessi da COVID-19 hanno superato i 2 milioni su oltre 94 milioni di casi accertati. A metà marzo, l’OMS ha decretato l’allarme pandemico.
In questi mesi dall’inizio della pandemia, noi medici siamo stati travolti (lo possiamo dire) da quella che è stata definita infodemia.
Ci siamo dovuti destreggiare nella eccessiva quantità di informazioni che è circolata (e circola), che spesso rende difficile, anche a noi medici, orientarsi, proprio per la difficoltà di individuare fonti affidabili.
Medici, insegnanti e genitori, quali ansie a medio e lungo termine?
Perché una nuova pubblicazione, un nuovo manuale?
Tutti, da quel gennaio 2020, siamo stati coinvolti, travolti e sbalzati in una nuova realtà fatta di ansie, paure e di divieti.
Tutti, quindi non solo noi medici ma anche, oseremmo dire soprattutto, insegnanti e genitori, hanno dovuto affrontare – ed affrontano tuttora in un clima di grande incertezza – tutte le problematiche inerenti la gestione globale della pandemia da COVID-19.
Si sente il bisogno di
- interrogarsi non soltanto sulle possibili conseguenze di lungo termine, dirette e indirette, della pandemia sui bambini
- dare risposte anche a molte delle incognite inerenti alle possibili evoluzioni di SARS-CoV-2
- capire quali siano i possibili effetti di medio-lungo termine.
Il medico, l’insegnante e il genitore sono quindi da poco più di un anno chiamati a rispondere a nuovi bisogni, a nuove reazioni ed a nuovi comportamenti che, non di rado, rischiano di scivolare verso condizioni di disagio non solo per gli aspetti spesso pleiomorfi della patologia stessa, ma anche per gli aspetti di peculiare serietà che potrebbero avere.
Cosa dicono i pediatri degli aspetti patologici e psicologici sui bambini?
Questo volume, nato dalla fattiva e costruttiva collaborazione fra la SIPPS e la SIAIP, si prefigge da un lato l’obiettivo di scattare una fotografia dinamica della attuale situazione clinico-epidemio, dall’altro di condividere con il lettore riflessioni critiche, ma anche di fornire – per quanto possibile – alcuni suggerimenti a tutti coloro che devono accompagnare il bambino e l’adolescente a comprendere e ad adattarsi a questa nuova realtà.
Cercheremo di raggiungere questi obiettivi e lo faremo, come si può cogliere dall’indice dei capitoli di questo manuale, passando attraverso aspetti sia psicologici che di patologia.
Alimentazione, adolescenza, rischio di disturbi psicologici e psichiatrici, abuso e maltrattamento, gestione delle principali patologie croniche dell’infanzia, vaccinazioni; questi sono alcuni dei topics che troverete in questo manuale.
Un particolare ringraziamento ci sentiamo di indirizzarlo ai tanti Amici che hanno contribuito con straordinario impegno ed in modo egregio alla realizzazione di questo volume.
Lo hanno, lo abbiamo fatto nella convinzione di lavorare, come sempre, con la grande passione di pediatri che stanno dalla parte dei Bambini.
Un manuale per Tutti, che ci auguriamo si legga d’un fiato.
Leggi la versione integrale del primo capitolo:
SARS-CoV-2: possibili ripercussioni sul feto e sulle generazioni future
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L’Emangioma Infantile (EI), come già riportato, è il più comune tumore benigno dell’infanzia, e fa parte della grande famiglia delle anomalie vascolari.
In questo articolo capiremo se, nonostante l’Emangioma Infantile sia una lesione benigna a risoluzione spontanea, ci possano essere delle complicanze durante la sua storia naturale, e quando i genitori devono assolutamente portare il loro bimbo alla valutazione di un medico.
Le complicanze degli Emangiomi Infantili
L’Emangioma Infantile è una lesione ad andamento benigno, ma talvolta può presentare delle complicanze, più o meno gravi, durante la sua storia naturale.
Questo tumore infatti presenta tre fasi distintive di sviluppo:
- una fase di crescita, che inizia dopo poche settimane di vita, raggiunge il suo apice intorno al 3°-4° mese e prosegue fino al 9°-12° mese, talvolta anche dopo l’anno;
- una fase di plateau (stabilizzazione);
- una fase finale di involuzione, che termina nel 50-70% dei casi entro il 5°-7° anno di vita.
Ma è durante la prima fase, quella proliferativa, che possono presentarsi la maggior parte delle tipiche complicanze dell’Emangioma Infantile.
Ulcerazione
La prima da citare, e la più frequente, che si ritrova specialmente negli Emangioma Infantile a rapida crescita ed esofitici (quelli rilevati rispetto alla superficie cutanea, un tempo chiamati “angiomi a fragola”), è l’ulcerazione: la massa si espande velocemente e la cute sottostante, nonostante l’intrinseca elasticità, non riesce a tendersi a sufficienza e forma una sorta di “spaccatura”: si forma così un’ulcera, usualmente nella parte centrale dell’Emangioma Infantile, che può risultare molto dolorosa e dare esiti cicatriziali.
Sovrainfezione
La seconda complicanza è strettamente legata alla prima: in caso di ulcerazione dell’Emangioma infatti, si può assistere ad un fenomeno chiamato “sovrainfezione”; all’interno dell’ulcera si sviluppano dei batteri che causano infezione della ferita, che si può successivamente disseminare anche ai tessuti sottostanti se non adeguatamente trattata.
Sanguinamento
Esiste poi la possibilità, anche se esigua, di sanguinamento dell’Emangioma; in questi casi deve essere effettuata una pronta terapia per fermare la diatesi emorragica.
Complicanze legate alla sede dell’Emangioma Infantile
Esistono poi complicanze legate alla sede dell’Emangioma Infantile; classico caso è quello dell’Emangioma Infantile dell’orbita che, coprendo parzialmente o totalmente l’occhio del bambino, può causare ambliopia o altri disturbi visivi.
Gli Emangioma Infantile del naso possono invece causare ostruzione delle prime vie aeree, impedendo una corretta respirazione nasale; quelli della zona orale possono causare difficoltà nella suzione al seno, e quindi nell’alimentazione.
Gli Emangioma Infantile della zona laterocervicale si possono associare talvolta alla presenza di Emangiomi a livello laringeo; questi ultimi, crescendo, possono andare ad ostruire le vie aeree, causando un rumore di “stridor” inspiratorio caratteristico.
Scompenso cardiaco e l’ipotiroidismo
Un capitolo a parte va fatto per due rare complicanze che possono associarsi agli Emangiomi Infantili epatici o a quelli segmentali e di gradi dimensioni: lo scompenso cardiaco ad alta portata e l’ipotiroidismo.
Raramente infatti, nei suddetti Emangiomi, si può assistere ad un fenomeno di scompenso del cuore, legato a complessi fattori di squilibrio emodinamico; questa condizione va prontamente riconosciuta e trattata, per salvaguardare la salute del bambino.
Gli stessi tipi di EI possono dar vita anche ad un altro fenomeno: si è scoperto che l’Emangioma Infantile produce un enzima, la desiodasi di tipo 3, che inattiva gli ormoni prodotti dalla tiroide; si viene così a creare una situazione di ipotiroidismo che peggiora con l’aumentare della massa, ma che scompare al regredire della stessa (ipotiroidismo transitorio). A volte, però, tale condizione necessita di una terapia sostitutiva nella fase di crescita dell’EI.
Impatto psicologico
Ultimo, ma non per importanza, l’impatto che gli Emangiomi Infantili causano a livello psicologico sui bambini; i genitori devono attentamente monitorare l’eventuale comparsa di segni di disagio o difficoltà sociale, in modo da poter fornire un eventuale supporto psicologico.
L’insorgenza di tutte queste complicanze, anche se con importanza diversa, deve essere portata rapidamente all’attenzione del medico pediatra e del dermatologo pediatra, così da poter scegliere la giusta modalità di trattamento o prevenzione adatta al singolo caso.
Nonostante avvengano nella minoranza dei casi, è opportuno monitorare i bambini con Emangioma Infantile in maniera costante e, soprattutto nei primi mesi di vita, durante la fase di proliferazione, frequente.
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